Pasqua, il risveglio dei sensi di Ischia
Il risveglio dei sensi coincide con la festa della resurrezione: sull’isola, tra tradizioni secolari e percorsi di wellness, largo a picnic in spiaggia o tra i boschi. Per respirare aria di primavera
Festa di resurrezione, rito di primavera: la Pasqua, a Ischia, è metafora del risveglio dell’isola, ne accompagna il fremito d’energia che percorre boschi e sentieri e, soprattutto, ripopola le sue spiagge, accompagna i primi bagni in mare, ridipinge aiuole e terrazzi.
Trionfano i cinque sensi: la vista si inebria di meraviglia, non da meno sono i profumi del glicine, il cinguettio degli uccelli e l’esaltazione del gusto, che trova appagamento nelle ricette della tradizione e della stagionalità.
Esperienze imperdibili nel weeekend di Pasqua ad Ischia
Pasqua a Ischia vuol dire, dunque, lasciarsi conquistare dagli itinerari di trekking, dal borgo di Campagnano, che custodisce l’anima contadina dell’isola, alla salita verso il monte Epomeo. Sono giorni ideali per esplorare l’entroterra, per lasciarsi affascinare dai Giardini La Mortella (che riaprono al pubblico proprio sabato 30 marzo) ma anche per un percorso di benessere termale: molti degli hotel appena riaperti propongono soluzioni wellness, fangoterapia e day spa. Le fumarole di Sorgeto sono un invito (irresistibile, s’intende) a un bagno rigenerante nell’acqua calda della baia, sul versante sud-occidentale dell’isola, un vero e proprio “unicum”.
Le tradizioni e il folklore di Pasqua a Ischia
La Pasqua si accompagna, a Ischia, anche a una serie di riti, alcuni dei quali secolari, che si fanno interpreti della fede degli isolani e che regalano a chi voglia assistervi il privilegio di un’esperienza unica.
Dal cuore del borgo di Ischia Ponte, dalla Chiesa dello Spirito Santo, parte, il venerdì santo alle 20, la Via Crucis Decanale, un percorso che scandisce le tappe del martirio di Cristo attraversando il centro di Ischia e concludendosi alla Chiesa di San Pietro.
A Forio la Passione di Cristo è inscenata, lo stesso giorno, dall’associazione Actus Tragicus: l’epilogo avviene nella suggestiva cornice del piazzale del Soccorso, dominato dalla candida chiesa di Santa Maria della Neve.
Tra le celebrazioni più cariche di pathos, la cosiddetta Corsa dell’Angelo, che anima la mattinata di Pasqua nel centro di Forio, percorso da quattro statue portate in spalla, correndo, dai devoti: sono quelle della Madonna, dell’angelo che le annuncia la resurrezione, di San Giovanni e di Gesù. Un rito analogo si svolge, la stessa mattina, a Lacco Ameno, lungo il corso.
Il picnic della Pasquetta
Pasquetta ad Ischia, cosa fare
Dal sacro al profano, senza soluzione di continuità. Lunedì in Albis è il giorno dedicato ai picnic: la Pasquetta a Ischia è, per antonomasia, da trascorrere open air, in spiaggia o tra le pinete e i boschi dell’isola, dalla Falanga al Cretaio. Colazione al sacco in stile picnic o al ristorante: l’importante è muoversi di buon mattino, meglio ancora se usando i mezzi pubblici, e ritrovare un rapporto armonico con la natura, nel pieno rispetto degli ecosistemi e alla ricerca di scorci di assoluta bellezza. Per una Pasquetta social, in tutti i sensi.
Cosa si mangia a Pasqua a Ischia
Un occhio alla tradizione, l’altro al gusto. Perché c’è da leccarsi i baffi. Terra e mare che s’incontrano, come accade spesso a Ischia. A Pasqua, la prima sembra avere percorsi privilegiati. E se il giovedì santo, come accade in tutta la cultura partenopea, c’è spazio nei menu dei ristoranti per la zuppa di cozze, in cui intingere immancabilmente il pane cafone, il tutto accompagnato da un Biancolella o da un Forastera, a Pasqua largo alla cucina più terragna. Che ha nella fellata, l’interminabile antipasto tradizionale da centrotavola, il suo “must”: fave e pancetta paesana, uova sode, con i gusci rigorosamente tinti di rosso vivo (lo si fa con la rubia, ‘a rov in dialetto), una radice che si trova in gran quantità nelle campagne dell’isola, ricotta salata. E via dicendo.
Ci sono poi il casatiello, gustosa ciambella salata farcita con salumi e formaggi, e il suo cugino tortano, dalla crosta liscia. Un trionfo del salato cui fa da contraltare la regina incontrastata del dessert, la pastiera: base di pasta frolla farcita con ricotta, zucchero, uova, grano, aromatizzati con diverse spezie ed aromi. Una delizia, che sa di primavera.