L’incantevole mondo marino dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, la più estesa della Campania, lascerà gli esploratori senza fiato, per i fenomeni di vulcanismo nell’area e per l’affascinante presenza in questo angolo di mare di tutte le specie del mediterraneo, casa di cetacei e di tantissimi altri esseri viventi marini.
L’unicità di questo luogo convinse Anton Dohrn, studioso tedesco amico di Charles Darwin, a stabilire tra Napoli ed Ischia i suoi studi e a costruire qui il primo Istituto di Biologia Marina al mondo nel 1872. L’Area Marina Protetta, infatti, non solo gode di una varietà di ambienti eccezionali, in cui vivono le specie ittiche collegate, ma è anche al centro di flussi migratori di totani e calamari e di tutte le specie del pesce azzurro e dei piccoli tunnidi.
Il Regno di Netturo è l’area più estesa dell’Area Marina Protetta della Campania, istituita con D.M. 27/12/2007, e persegue la protezione ambientale, la tutela e la valorizzazione del mare che circonda le isole di Ischia, Procida e Vivara, quest’ultima già Riserva Naturale dello Stato istituita con D.M. 24/06/2002.
La sua incredibile ricchezza risiede nella sua particolare posizione geografica sul confine climatico che divide l’area Nord del Mediterraneo dall’area Sud: l’arcipelago flegreo si trova di fatto all’estremo Nord dell’area di espansione delle specie che colonizzano il Mediterraneo meridionale e all’estremo Sud dell’area di espansione delle specie che preferiscono climi più freddi.
A contribuire all’eccezionalità di queste acque è l’assoluta varietà di ambienti, in particolare, aree di coralligeno con incredibili formazioni di alghe rosse, madrepore e banchi di corallo rosso (Corallium rubrum) ancora in ottimo stato di conservazione presenti lungo alcune falesie profonde. Caratteristico di Ischia è il “falso corallo nero” Gerardia savalia, presente lungo il costone della torre di Sant’Angelo.
Inoltre qui si trova ai confini la straordinaria prateria di Posidonia oceanica, una delle più estese praterie del Mediterraneo, che circonda per 1.600 Ha circa le isole e in particolare Ischia. La presenza di questo habitat di interesse prioritario, ai sensi della Direttiva Europea 92/43/CEE “Habitat”, è stato uno dei motivi cardine dell’istituzione dell’Area Marina. Qui si potranno osservare anche secche sabbiose e rocciose e sistemi di grotte percorribili in immersione subacquea, come la Secca delle Formiche di Vivara.
L’estensione verso Nord, conosciuta come il “Canyon di Cuma”, largo circa due miglia, ha lo scopo di proteggere i cetacei presenti nella Area Marina Protetta, quali delfini, balene e capodogli che di solito frequentano questo tratto di mare. In particolare, viene monitorata la presenza del “delfino comune” Delphinus delphis, una specie in pericolo di estinzione. Tale zona dal 2017 è stata inclusa nell’Important Marine Mammal Areas (IMMAs) di Ischia e Ventotene dalla IUCN (The International Union for Conservation of Nature). Per la loro complessità geo-morfologica, i fondali dell’Area Marina Protetta sono da numerosi anni oggetto di studi scientifici.
Il vulcanismo dell’area si manifesta ancora attraverso una intensa attività idrotermale, sia a terra che a mare, ma anche con fenomeni di emissioni gassose fredde. La peculiarità delle emissioni sommerse di anidride carbonica (CO2 Vents) rendono queste zone dei “laboratori naturali” per lo studio del problema dell’adattamento di singole specie all’acidificazione marina.