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Ischia Film Festival 2024, al Castello aragonese focus sul cinema d’autore

Ischia film festival 2024

Ancora una volta il format della rassegna piace a tutti: proiezioni al chiaro di luna e grandi nomi. Applausi per Charlotte Rampling, Stellan Skarsgård e Alessandro Gassman. Che dice: “Quest’isola è un paradiso”

Il Castello Aragonese che diventa un cinema multisala all’aperto al chiaro di luna, gli ospiti che vi approdano a bordo di piccole barche, un filo conduttore rappresentato da rapporto tra il grande cinema e i luoghi, rappresentati, evocati, protagonisti.

Si rinnova il legame tra Ischia e arte con il cineturismo di Messina

Anche quest’anno l’Ischia Film Festival ha rinnovato il profondo legame tra l’isola e la settima arte, un legame che affonda le radici in un passato di grandi produzioni cinematografiche – dal kolossal “Cleopatra” alla lunga epopea dei film della “Cineriz” di Angelo Rizzoli – e che è oggi più che mai vivo.

Nella ventiduesima edizione la rassegna diretta e ideata da Michelangelo Messina, il primo a parlare di “cineturismo”, ha portato all’attenzione del grande pubblico opere d’autore, nazionale e internazionali, segnate da una forte presenza di ambientazioni d’eccezione. Perché il cinema, da sempre, ci fa viaggiare. Con la fantasia, prima ancora che letteralmente, orientando le nostre scelte, suggerendoci un luogo anziché un altro.

L'edizione 2024 dell'Ischia Film Festival

Tra anteprime, film celebri e opere in concorso, il Festival ha ospitato una serie di “stelle” del cinema, in particolare l’attore svedese Stellan Skarsgård, già protagonista di film come “Il Pirata dei Caraibi” e “Dune”, e l’elegantissima Charlotte Rampling, già musa di Luchino Visconti, che a proprio Ischia ha a lungo vissuto, ne “La caduta degli dei”, e resa celebre, tra l’altro, dalla sua interpretazione ne “Il portiere di notte” di Liliana Cavani. Protagonista anche l’Italia con Neri Parenti, Marco D’Amore, Francesco Di Leva, e Alessandro Gassman, che ha condiviso i suoi ricordi d’infanzia legati a Ischia.

“Qui – ha detto – venivo con mio padre (il celebre Vittorio Gassman). Lo fermavano tutti, era decisamente popolare. Amava le terme ischitane e oggi non posso che condividere lo stesso sentimento per un’isola che è un vero e proprio paradiso”.

Dal tramonto a sera inoltrata, il Castello aragonese si è così trasformato – ancora una volta – in una vera e propria cittadella del cinema, come sottolineato dal racconto social di molti dei protagonisti diretti, ciascuno letteralmente entusiasta di prendere parte a un rito collettivo su un’isola così indissolubilmente legata al cinema, e in uno dei luoghi di maggiore richiamo, il suo leggendario castello.

A vincere, tra i lungometraggi, l’intenso e delicato film “Rosinante” del regista turco Baran Gunduzalp, che racconta la storia di una giovane coppia vive il dramma – ormai universale – del lavoro precario e della genitorialità in una società in cui il futuro è fatalmente segnato dall’incertezza.
Il riconoscimento per la miglior regia è invece andato a “Gondola” del tedesco Veit Helmer: il film racconta la storia della singolare amicizia tra la nuova addetta alle cabine di una funivia che collega un villaggio in montagna con una piccola cittadina nella valle e l’assistente della “gondola” che viaggia in direzione opposta. Nella categoria “Best of”, direttamente segnalata dal pubblico, ha vinto “Caracas” di Marco D’Amore, un altro habituè di Ischia.
A sintetizzare il rapporto privilegiato tra il Festival e il Comune di Ischia, che da sempre lo sostiene, la mostra “Ischia Film Festival, Vent’anni di Cinema tra: Premi Oscar, Mostre e Cineturismo”, ospitata nelle Antiche Terme Comunali.

Già a lavoro per l'Ischia Film Festival 2025

Nella sua storia l’Ischia Film Festival ha ospitato 88.250 spettatori, con 2.536 ospiti: sono numeri da grande evento, che suggeriscono – ai cinefili ma non solo – di organizzare per tempo le proprie vacanze ispirandosi alle date della rassegna. Che tornerà il prossimo anno, edizione numero 23: appuntamento per l’ultima settimana di giugno.

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